Adolf Wölfli: oltre la realtà
Con lo spettacolo OLTRE LA REALTÀ: ADOLF WÖLFLI, UN REGNO DI 25’000 PAGINE (titolo di lavoro), la Markus Zohner Arts Company desidera dare inizio al suo progetto teatrale e di ricerca artistica pluriennale BORDERLINES. Lo spettacolo intende raccontare la storia e il percorso del pittore svizzero Adolf Wölfli.
Adolf Wölfli, uno dei grandi disegnatori del XX secolo, è nato in una piccola città del Canton Berna e ha iniziato a disegnare come paziente in clinica per malati mentali di Berna intorno al 1899. Dopo un’infanzia estremamente difficile (un padre alcolizzato cronico e violento che lascia la famiglia quando Adolfo ha sei anni, famiglia in povertà, la separazione dalla madre e poi la notizia della morte della madre all’età di nove anni, maltrattamenti e impossibilità di frequentare la scuola), Wölfli cresce come Verdingbub, come bambino appaltato da diversi contadini. Dopo due tentativi di stupro su minori, nel 1890 viene condannato a due anni di carcere, che sconta nel penitenziario di Sankt Johannsen (com. Gals). In seguito a un terzo tentativo di stupro viene internato nella clinica psichiatrica di Waldau (1895). All’età di 35 anni, nel 1899 inizia a disegnare, scrivere e comporre.
Adolf Wölfli, essendo stato espulso da un mondo a lui ostile e brutale, ha attraversato il confine, il Borderline, per potersi creare un nuovo mondo, un mondo suo, un mondo nel quale gli era possibile vivere. Inventandosi un suo passato diverso, è riuscito a crearsi una nuova vita, una vita con un passato immaginario, una vita che solo era possibile in una realtà nuova, diversa da quella brutale, una realtà solo sua, positiva, una realtà all’interno della quale riusciva a trasformare i dolori in colori, le urla in note, gli incubi in parole. Una realtà che le persone rimaste al di là del confine, del Borderline, hanno chiamato pazzia.
Nella creazione di OLTRE LA REALTÀ: ADOLF WÖLFLI – Un regno di 25.000 pagine ci interessa specificatamente questo passaggio, questa rottura di un confine che separa il mondo in regola con le normative sociali da quello nel quale vigono altre regole, altri tipi di logica, altre necessità e altre maniere di comportarsi. Sempre questo passaggio da una parte all’altra del borderline è dettato da dolori immensi, è frutto di sofferenze enormi. Detto all’inverso: senza pressione, senza forte necessità e senza sofferenza l’uomo non attraverserebbe questo tipo confine. Nel caso di Adolf Wölfli questa pressione proveniente da sofferenze enormi è stata ingente e, nonostante tutte le problematiche annesse, per sua fortuna ha trovato rifugio e protezione dalle realtà brutali esteriori, permettendogli una trasformazione del buio dell’orrore passato in luce e in espressione artistica.
Prima assoluta: Lugano, 17 novembre 2023
Testo e regia: Markus Zohner
Drammaturgia: Patrizia Barbuiani
Cast: Patrizia Barbuiani, Luca Massaroli, Valea Völcker, Baptiste Vurlod
Scenografia e Interaction Design: Sandro Pianetti
Video e fotografia: Patrick Botticchio, Primitive Films
Suno: Studio Radio Petruska
Linea grafica: Edy Ceppi
Assistenza di produzione: Elisabetta Preite