NoBillag 2: Incontro con Maurizio Canetta per RADIO PETRUSKA
Buongiorno, e una buona domenica luminosa!
Newsletter del 5 ottobre 2017: STORIE EROTICOMICHE DA „LE MILLE E UNA NOTTE“ al TEATRO DEL GATTO, ASCONA / SVIZZERA
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© 2017 Markus Zohner Arts Company / RADIO PETRUSKA, Lugano |
Intervista televisiva di Giuseppe Nucera a Markus Zohner: “Radio Frankenstein”
Markus Zohner, direttore e fondatore della compagnia teatrale Markus Zohner Arts Company, spiega come lo sviluppo della scienza e della tecnica porti inevitabilmente a domande fondamentali sull’identità umana. Radio Frankenstein, spettacolo realizzato in collaborazione con JRC (Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea), andrà in scena il 29 settembre al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” in occasione del Meet Me Tonight di Milano.
Ci sentiamo la stessa persona anche se le nostre cellule si rinnovano in continuazione. Saremo capaci di “aggiustare” il nostro corpo come ripariamo la nostra macchina? Manterremo la nostra identità se stamperemo un nuovo fegato, cuore o cervello?
Radio Frankenstein è una performance artistica che studia le odierne possibilità scientifiche e tecniche di modificare, manipolare e creare corpi umani, proiettandole in un futuro prossimo in cui saremo in grado di trapiantare persino una testa umana su un nuovo corpo.
L'intervista di @NuceraGius a @markuszohner, ideatore di 'Radio Frankenstein' in scena il 29 settembre @Museoscienza https://t.co/gYByWq85CT pic.twitter.com/oZGQB0IhEh
— Scienza in rete (@scinet_it) 23. September 2017
Già oggi, le stampanti 3D sono in grado di realizzare una calotta cranica, cartilagine e muscoli scheletrici a partire da materiali simili alla plastica e cellule vive di esseri umani, conigli, ratti o topi.
Saremo sempre gli stessi se aggiungeremo qualche terabyte al nostro cervello? Cosa succederà al nostro Sé se trapianteremo la nostra vecchia testa in un corpo giovane? Ciò che apparteneva alla fantasia umana fino a ieri, oggi è diventata realtà.
Perdere la testa e dar corpo a una nuova identità: critica di AZIONE per RADIO FRANKENSTEIN
Perdere la testa e dar corpo a una nuova identità
In scena il nuovo progetto teatrale dell’attore e regista svizzero indaga sulle implicazioni etiche legate ai futuri sviluppi della medicina
di Giorgio Thoeni
Con il recente debutto al Teatro Foce di Lugano di Radio Frankenstein, la vena creativa di Markus Zohner questa volta è al passo con i tempi e coglie spunto dalla stretta attualità per farci riflettere su un tema che si colloca perfettamente sulla scia del ciclo di approfondimenti «sulle origini del tutto» che il regista e attore da tempo realizza con interviste a tutto campo per la sua Radio Petruska destinata ad ascolti in podcast. L’attualità è quella legata al progetto di Sergio Canavero, il neurochirurgo italiano che vorrebbe trapiantare la testa di un paziente sul corpo di un uomo deceduto per morte cerebrale.
La notizia, che ha il sapore del paradosso, era stata data nel 2015 ma dopo aver fatto il giro del mondo sta ancora facendo discutere la scienza e l’etica soprattutto dopo che sappiamo che l’intervento, battezzato «Heaven» (paradiso), verrà realizzato entro la fine dell’anno in Cina. La nazione ospite sembra infatti aver garantito il suo finanziamento dichiarandosi disponibile a quella delicatissima e costosa operazione (11 milioni di euro, 36 ore di intervento e un’équipe di 150 medici) che, secondo il neurochirurgo, rappresenterebbe il primo passo verso l’immortalità. Una certezza conquistata dopo aver già eseguito il trapianto su nove topi.
Il dibattito che il progetto ha generato, soprattutto sul piano etico e morale, è spesso sfociato in polemiche ma soprattutto ha suggerito un paragone con l’esperimento del dottor Victor Frankenstein, il moderno Prometeo nato dalla fantasia letteraria di Mary Shelley ha ispirato la versione teatrale di Zohner che ha messo in scena con la sua compagnia una sorta di quarta parete subliminale fra pubblico presente in «numerus clausus», una sala operatoria e uno studio radiofonico. Il pubblico viene dapprima invitato a riempire un formulario anonimo rispondendo a domande sul valore del proprio corpo in relazione ai sentimenti, a risvolti venali, al senso del sacrificio. Gli spettatori vengono poi accolti in video da un’empatica operatrice e successivamente prendono posto su sedie allineate sul palcoscenico. Di fronte a loro due speaker enunciano la filosofia di «Radio Frankenstein», «la radio che ti fa essere ciò che sei». I due sono anche i chirurghi alle prese con un’anamnesi sdoppiata fra pubblico e vittima sacrificale, contrario a cedere la testa all’infelice proprietario di un corpo deforme. Andrà verso una nuova identità. E che cosa ci fa essere ciò che siamo? Siamo esseri umani perché abbiamo un cuore e un cervello?
Giocato sulle corde di una fredda ironia, in poco più di un’ora il copione immaginato da Zohner ci smonta i meccanismi di una verità annunciata che entra nel labirinto di un paradosso dove arte e scienza giocano a rimpiattino su qualcosa che, probabilmente, rischia di accadere davvero. Sono bravi tutti. Da Zohner nelle vesti di autore e regista a tutti gli interpreti: Patrizia Barbuiani, Santiago Bello, Luca Domas, Alessandra Francolini, Igor Mamlenkov, David Matthäus Zurbuchen con il designer Sandro Pianetti.
RADIO FRANKENSTEIN: New performance by Markus Zohner Arts Company from Markus Zohner on Vimeo.
Seconda puntata della serie L’EVOLUZIONE DELL’UOMO : NON RADICI MA GAMBE: LA STORIA EVOLUTIVA UMANA DALLE ORIGINI AFRICANE ALLA DIFFUSIONE PLANETARIA.
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Da domenica 21 maggio 2017: LA CREAZIONE DEL MONDO – L’EVOLUZIONE DELL’UOMO Dai primi passi sulla Terra alla conquista dello Spazio
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ADESSO ONLINE IL NUOVO PODCAST: Markus Zohner incontra Romolo Nottaris | Z>ACT 2017 | LA CRERAZIONE DEL MONDO 17-23 luglio 2017 | LA STIRATRICE di Patrizia Barbuiani |
ADESSO ONLINE IL NUOVO PODCAST: Markus Zohner incontra Romolo Nottaris | Z>ACT 2017 | LA CRERAZIONE DEL MONDO 17-23 luglio 2017 | LA STIRATRICE di Patrizia Barbuiani |
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Newsletter 24/03/2017: STORIE EROTICOMICHE DA „LE MILLE E UNA NOTTE“ di nuovo in Ticino | Aperte le iscrizioni: LA CREATIVITÀ DELL’ATTIMO – CORSO INTENSIVO CON MARKUS ZOHNER
STORIE EROTICOMICHE DA „LE MILLE E UNA NOTTE“ di nuovo in Ticino | Aperte le iscrizioni: LA CREATIVITÀ DELL’ATTIMO – CORSO INTENSIVO CON MARKUS ZOHNER
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Corso con Patrizia Barbuiani: TeatroVoceMovimento – interpretare recitare divertirsi
Corso con Patrizia Barbuiani: TeatroVoceMovimento – interpretare recitare divertirsi
ciclo trimestrale primaverile di 15 lezioni
Inizio 7 gennaio 20116, ogni giovedì orario 19.30-21.30
Canvetto Luganese, Via Simen 14b, Lugano
Costo mensile di 4 lezioni fr. 220.-
adatto a tutti (13-130 anni)
dal 7 gennaio 2016, ogni giovedì 19.30-21.30
tel +4179 4485387
Questo corso introduttivo è indirizzato alle persone interessate al teatro come forma di espressione creativa. Attraverso un approfondimento del movimento corporeo, dello stato emotivo, della voce si impara il lavoro dell’attore.
In un’atmosfera di gioco e di ricerca di gruppo e individuale verranno proposti esercizi che aiutino i partecipanti a trovare la gioia di recitare, di interrogarsi, di proporre soluzioni, di immedesimarsi sviluppando un’attenta percezione delle proprie potenzialità.
Raggiungendo una maggiore padronanza del proprio corpo e della propria presenza individuale si svilupperanno delle parti teatrali, si approfondirà il personaggio, il suo agire, le sue emozioni, la sua logica, il suo carattere, il suo modo di porsi in gioco. Il lavoro avrà momenti individuali, a due o tre persone, a gruppi. Altro scopo sarà quello di prendere delle opere esistenti e di trattarle da un punto di vista drammaturgico, narrativo e scenico, cercando di sviluppare e di approfondire il mondo congeniale di ogni partecipante di porsi e di recitare. Attraverso tecniche di base di teatro e del lavoro dell’attore si acquisiscono i mezzi per utilizzare i propri mezzi espressivi e fortificare una sicurezza personale.
Per mezzo di esercizi pratici di concentrazione, ritmo, abilità, voce, rilassamento, percezione dello spazio e del tempo si raggiunge una maggiore padronanza del proprio corpo e della propria presenza individuale.
PATRIZIA BARBUIANI
Dopo la sua formazione triennale e professionale di teatro con diploma in svariate discipline si orienta e specializza sulla tecnica dell‘improvvisazione teatrale, sulla voce e sulle potenzialità dell‘attore.
Collabora con la Televisione Svizzera per cinque anni per redigere testi, animare e presentare trasmissioni in diretta, “Bigbox” “Ragazzi ammessi” “Club Hotel fortuna” “Tutti detective”.
Ha collaborato con la Markus Zohner Theater Compagnie in veste di attrice, nella creazione di spettacoli La storia del soldato, testo C.F. Ramuz, musica Igor Strawinsky, Storie eroticomiche da Le 1001 notte, HA!HAMLET da William Shakespeare, ODYSSEE da Omero,WHITE CHERRY CECHOV da Anton Cechov.
Partecipazioni a Festival Internazionali e ottenimento di riconoscimenti in Bosnia Erzegovina, in Texas e New York USA, Pakistan, Iran, Armenia, Egitto, Giordania, Turchia, Kasachstan, Kirghizistan, Croazia, Kosovo, Macedonia, Venezuela, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Argentina, Brasile, Romania. Germania, Svizzera, Italia, Francia, Russia, Spagna, Austria, Finlandia, Lettonia, Estonia, Grecia.
Con la Markus Zohner Theater Compagnie riceve per la sua pluriennale attività in campo teatrale il premio SWISS THEATRE AWARD 2000 e promuove inoltre progetti internazionali di teatro in tutto il mondo, con i quali ha ricevuto riconoscimenti in Iran, Pakistan, Slovacchia, Russia, Estonia ecc.
Fonda la sua compagnia TeatroX e allestisce regie, Eva e Adam, HOMEsweetHOME, Hans Christian Andersen, Angeli ribelli.
Realizza in collaborazione con il compositore e musicista Gabriele Marangoni lo spettacolo WORDS IN PROGRESS Opus TeatralLetterarioMusicale da Ovidio a Shakespeare. Scrive il testo e realizza la regia delle produzioni DIOfemmina, Mors Ridens, B.I.B.B.I.A. One God Show.
Per il cinquantesimo della creazione della pièce „Giorni felici“ di Samuel Beckett realizza lo spettacolo GiorniFeliciHappyDays.
Viene invitata in Russia, per scrivere e allestire al teatro Mali di Novgorod la sua creazione 3Sorelle. Allestisce il progetto Handschlag! Stretta di mano, teatro interattivo e di formazione per un grande ospedale svizzero, con 60 repliche in un anno.
Alterna la sua attività teatrale con quella letteraria. Il suo romanzo “La stiratrice” è stato pubblicato da Manni editore, i suoi testi teatrali hanno esordito in Svizzera e Germania. Oltre alla sua attività in veste di creatrice e regista di spettacoli, tiene corsi di teatro e voce in Svizzera, Germania e nel mondo.
Per la grande richiesta: quattro nuove repliche a Lugano! LA COLPA – PROGETTO TEATRALE INTORNO ALLA FALLIBILITÀ DELL’ANIMA UMANA, 10/11/12/13 settembre 2015, Studio Foce
L’Universo raccontato al Longlake Festival: Critica di Rodolfo Foglieni sul Giornale del Popolo del 14 luglio 2015
L’Universo raccontato al Longlake Festival
Critica di Rodolfo Foglieni sul Giornale del Popolo del 14 luglio 2015
Nella torrida settimana scorsa, dentro all’afosa Darsena del Parco Ciani, s’è vissuta un’esperienza davvero irripetibile. Nell’ambito del Longlake Festival, sette incontri giornalieri, da programma forse l’evento più singolare ed esaltante dell’intera manifestazione, con astrofisici, fisici, e biologi, alla ricerca dell’origine fisico-intellettuale del tutto che c’era, che c‘è intorno a noi, e che ci sarà. Un ritorno al futuro attraverso il passato, misurato in termini di miliardi di anni, di milioni di chilometri e di masse immense, per scoprire l’origine dei mondi, la nascita della vita, il funzionamento del cosmo, le dinamiche del sistema solare, il fluttuare biologico del nostro pianeta.
Sotto il titolo La Creazione del Mondo, sette brillanti e coinvolgenti chiacchierate, condotte dal poliedrico attore, produttore, fotografo Markus Zohner, hanno fatto sfilare sotto i nostri occhi le devastanti geometrie del Big Bang, la scatenante esplosione della Luce, la vorace attrazione dei Buchi Neri, l’inarrestabile volubilità del Sole, la tormentata costruzione della Terra, lo stupefacente profilarsi della Vita, lo strutturarsi di un sistema di Pensiero.
Non sette conferenze, non sette relazioni, non sette informative dello stato dell’arte, ma sette incontri, dove Zohner immedesimandosi nel pubblico curioso, indossando i panni dell’interessato uomo della strada, interpretando il ruolo di chi si guarda intorno e vuole capire, ha stimolato l’arguta, intelligente, brillante loquacità dei setti scienziati, che, con parole semplici, con paziente espositiva, con dettagliata completezza, hanno svelato i segreti dell’Universo, hanno tracciato le dinamiche del divenire, hanno aperto spaziose finestre nell’indifferente membrana della quotidianità.
Dall’infinitamente piccolo del batterio, all’infinitamente grande delle galassie, dalla visibilità delle stelle, all’invisibilità dell’idea, dalla certezza della formula matematica, alla precarietà dell’ipotesi, alla coraggiosa ignoranza del perché e del come, i sette hanno spiegato e hanno riflettuto, hanno risposto e si sono interrogati, si sono chinati sul risultato delle loro ricerche e hanno visualizzato il lungo cammino che rimane da compiere.
Tredici miliardi e rotti di anni la formazione del Cosmo, quattro miliardi e mezzo dalla nascita del Sole, tre miliardi e mezzo l’età della vita sulla Terra, duecentomila anni che l’homo sapiens esiste e forse un miliardo ancora quel che gli rimane da vivere. Cifre vertiginose, prospettive da capogiro, coni d’osservazione in cui è facile perdersi, stupirsi, anche non credere.
È tutto scienza, ma non tutto è necessariamente verità. Cautela, scetticismo, perplessità e meraviglia, queste le reazioni più frequenti del pubblico, di fronte a questo film di parole che avvilisce il sogno, smitizza la leggenda, incrina la filosofia, materializza il dubbio.
La fisica è l’espressione della Natura, è stato detto, la matematica è il linguaggio della fisica, la fantasia la compagna di viaggio inseparabile del ricercatore. Postulati, teoremi, simulazioni, per sistemare convenientemente nella mente umana le categorie meravigliose ed incommensurabili che sfidano la nostra capacità, umiliano la nostra presunzione.
Dall’astrofisica extragalattica Marcella Carollo, che ci ha raccontato come fu l’inizio, al genetista Edoardo Boncinelli, che ha ipotizzato le origini del pensiero umano, dall’astrofisica spaziale Patrizia Caraveo, che ha vagato all’interno delle forme luminose, dalle Supernovae esplorate dal fisico Giancarlo Ghirlanda, al plasma materiale che sta fuori del nostro pianeta, descritto dal fisico Stefano Alberti, dalle pozze primordiali, visitate dal biologo Ernesto Di Mauro, alla prossima estinzione di massa, ipotizzata dal fisico Frank Raes, il numeroso ed attento pubblico s’è visto passare davanti tutta la storia di noi uomini moderni, attraverso i fenomeni che ci hanno preceduti – cenere di stelle, saremmo – e attraverso le dinamiche di oggi, che ci aiutano a non strisciare, ma che ci impediscono di volare.
E dov’è Dio, in tutto questo? Nessuno ne ha direttamente parlato, nessuno l’ha negato, nessuno l’ha visto come autore. Sta alla coscienza ed alla Fede, se c’è, di ciascuno, di vederne l’intervento, di crederne la costante presenza accompagnatoria. Forse, lui è stato solo come il bambino che ha dato il calcio al primo sasso, e poi è partita la valanga.