Prima assoluta il 5-6-7 dicembre 2014 allo Studio Foce di Lugano, in tournee da autunno 2015
Con: Andrea Baldassarri, Camilla Delpero, Gabriele Marangoni, Francesca Sproccati, Markus Zohner, David Matthäus Zurbuchen
Musicista: Gabriele Marangoni
Testo e regia: Markus Zohner
Con testi di Marcel Proust.
Consulente criminologa: Laura Pedevilla
Programma di sala 2014 (PDF)
LA COLPA – Trilogia sulla fallibilità dell’anima umana, di Markus Zohner
Sei persone.
Testi. Danza. E una trama musicale impercettibile.
Dopo il progetto radiofonico RADIO SCATENATA, che vedeva come protagonisti i detenuti del carcere La Stampa, e dopo lo spettacolo teatrale interattivo PROUST IN PRISON, la Markus Zohner Arts Company, nella sua ricerca teatrale sulla fragilità e sulla fallibilità dell’anima umana, si confronta con una delle domande più essenziali dell’uomo: la colpa.
LA COLPA
Uno spettacolo che questiona, uno spettacolo che disturba, uno spettacolo che dubita.
Una rappresentazione che è una conseguenza e un’evoluzione dei precedenti lavori della compagnia con i detenuti, con persone che, secondo i parametri della nostra società, sono diventati colpevoli e che dalla stessa sono stati giudicati tali.
Un tema umano enorme che suscita grandi domande: come gestiamo questo fenomeno umano, psicologico, etico e morale davanti a noi stessi, davanti alle persone che ci circondano e di fronte alla società nella quale viviamo?
Esiste una possibilità di liberarci da una colpa?
Sono sufficienti le risposte del sistema giudiziario, le risposte della chiesa, le risposte che diamo a noi stessi, per poter andare avanti in maniera positiva, in maniera umana, in maniera serena?
Quali sono le tue colpe?
A chi il giudizio?
Quanto dobbiamo umiliarci ed essere umiliati per poter essere liberati dalla nostra colpa?
Hai rubato? Hai mentito? Hai tradito? Hai ucciso?
In RADIO SCATENATA abbiamo rivolto queste domande ai detenuti.
In PROUST IN PRISON le abbiamo rivolte agli spettatori.
In LA COLPA le rivolgiamo a noi.
Prima assoluta: 05/06/07 dicembre 2014, Studio Foce, Lugano
Il Trailer di RADIO SCATENATA:
Il Trailer di PROUST IN PRISON:
Fuori!
Fuori dalla società. Fuori dalla città. Fuori dalla nostra vista.
Fuori dai nostri pensieri.
Via, vai via, tu, tu che sei colpevole.
Colpevole di aver ucciso, di aver rubato, spacciato, violentato, truffato.
Colpevole.
E io.
Sono colpevole di aver tradito. Di mangiare carne. Di dire il falso. Di aver ucciso mia madre in ospedale. Di aver picchiato mio figlio. Di aver avuto pensieri impuri. Sono colpevole di essere nato.
La colpa.
Colpevolizzare l’altro.
Per prendere un potere su di lui.
Colpevolizzare se stessi. Per sottomettersi ad un potere.
La Colpa.
Lo strumento perfetto. Lo strumento più perfido.
Il braccio lungo invisibile, impercettibile che già agli inizi della nostra vita entra nella nostra anima per toglierci la propria volontà.
Ci sottomette.
Sotto i genitori.
Sotto una chiesa.
Sotto una società, sotto una politica, sotto una relazione.
Colpevole.
La colpa.
E il senso di colpa.
Lo spettacolo LA COLPA è uno sviluppo del progetto radiofonico RADIO SCATENATA, svoltosi nella prima metà del 2013, e dello spettacolo interattivo PROUST IN PRISON, rappresentato a Lugano a novembre del 2013.
LA COLPA fa parte del Progetto teatrale culturale triennale C.U.T.! nato nel 2011, che desidera accomunare, sotto l’idea del taglio, diversi progetti culturali che rientrano sotto lo stesso tema.
Le varie produzioni si completano a vicenda, interagiscono tra loro creando un unico grande contesto.
Per il pubblico e per la compagnia, l’interesse per le singole produzioni è diventato più forte, poiché sono interconnesse e si possono nutrire a vicenda.
La creazione di un orizzonte temporale più lungo e di un concetto tematico più grande sta permettendo alla compagnia di avvalersi di risorse creative, umane e finanziarie in modo più sostenibile.
Si vuole cercare una connessione artistica tra tutte le produzioni il cui intento è quello di sviluppare un grande tema, profondo ed importante, che possa fungere da fil rouge per tutti i progetti teatrali ed artistici. Le diverse produzioni artistiche sono unite da un tema comune che li pone in una prospettiva superiore.
Il progetto culturale C.U.T.!
Zeno Boila: Anthropologie théâtrale et du théâtre / Ethnologie et Géographie, Universitè du Neuchâtel
Pour ce qui concerne mon expérience j’ai trouvé que les questions qui ont touché le plus les participants c’étaient celles sur le fait de quand et pourquoi avoir pleuré. Mais clairement cela dépend de la personnalité et du vécu de chaque personne. Grâce aux questions et aux parties audio j’ai pu noter des participants vraiment émotionnés, en plus aussi de ma partie j’étais très touché par l’expérience. Donc, selon moi, le fait d’impliquer activement le public porte aussi à une très forte stimulation émotive. A la fin du spectacle les acteurs nous ont demandé quoi nous allons faire après, cela pour nous montrer notre liberté d’action ; la liberté que les détenus n’ont pas. Je trouve que cette question était très importante parce que souvent dans notre vie quotidienne nous ne sommes pas conscientes de la liberté que la caractérise. Je trouve impératif le fait de prendre conscience de cette liberté.